Ma il manager espulso dal mercato del lavoro che possibilità ha di ridefinire il proprio futuro professionale? Domanda da un milione di dollari che si sono posti l’Associazione dei consulenti di management (Apco) e l’Assessorato alle politiche per il lavoro del Comune di Milano, organizzando un incontro rivolto ai manager licenziati.
I numeri della crisi sono molto significativi e pongono un problema ai diversi attori del mercato del lavoro. Per questo motivo Apco che intercetta alcuni dei manager che intendono riposizionarsi nell’ambito della consulenza manageriale ha proposto al Comune di Milano un incontro per affrontare il tema.
Il Comune, come ha ricordato Gino Facchini si è messo in una logica di ascolto del disagio dei manager espulsi. Mentre Apco, come ha detto il suo presidente Marco Beltrami nel suo intervento intende proporsi ai manager come un approdo per favorire il passaggio alla logica consulenziale perché la mission dell’associazione è qualificare e sviluppare l’offerta consulenziale. Tanto più in un mercato com’è quello italiano ancora sottodimensionato rispetto ad altri mercati europei più evoluti.
Sergio Bevilacqua, socio Apco , ha spiegato che mentre si sono sviluppati molti interventi di politiche del lavoro rivolti a quadri, impiegati ed operai, per i manager si stanno faticosamente avviando alcune azioni ancora allo stato sperimentale, soprattutto nella logica di attivare i soggetti che attraversano il duro periodo della mancanza di lavoro.
Alida Franceschina, ha approfondito il tema della difficoltà della mancanza di lavoro entrando nel merito delle emozioni legate alla disoccupazione e utilizzando un’intervista ad una manager licenziata. Se le persone investono nell’attività professionale la propria identità, il licenziamento, soprattutto quello attuato con modi brutali spinge le persone in un limbo doloroso da cui si trovano a dover uscire unicamente con le proprie forze.
Il pubblico è intervenuto esprimendo varie sensibilità. Un manager ha descritto il proprio percorso e l’utilità di un supporto pubblico che però per questioni di budget si è rivelato insufficiente alle esigenze individuali. Conseguenze dei tagli al welfare. Si è detto che la solitudine può essere compensata da supporti che il pubblico o le associazioni professionali possono attivare. Si è parlato di job club statunitensi e di gruppi di autoaiuto milanesi. Il tema del licenziamento è stato percorso nei diversi aspetti, dai problemi che pone alle soluzioni che si possono auspicare. Il Comune, è stato chiesto, può favorire l’utilizzo della consulenza presso la piccola e media industria?
Ad alcuni di questi quesiti ha risposto Angelo Bacchetta dirigente delle politiche del lavoro del Comune che ha spiegato l’approccio e gli obiettivi dell’Amministrazione. Comune di Milano e Apco hanno cominciato a gettare un ponte. Ben sapendo che c’è ancora tanta strada da fare.
Sergio